“Feels like home”

Il tuo servizio annuale si svolgerà qui, alla base: sappiate che ogni proposta di servizio è pensata esattamente per voi, esattamente per un motivo che non siete subito tenuti a conoscere”, queste le parole della mia capo fuoco. Ricordo di aver esordito con “Che forza, sarò la nuova principessa della Volpe Astuta!”, nonostante il mio doppio cromosoma “x” e il mio essere nel fisico “una sollevatrice di ipotesi” non mi rendevano esattamente la persona più adatta a svolgere in maniera ottimale tutti quei piccoli GRANDI lavori di manutenzione di cui “La Base”, con la B maiuscola, aveva bisogno.  Soltanto sporcandomi realmente le mani settimana dopo settimana, ho capito quanto in realtà potesse essere funzionale la presenza di una piccola come me: non si tratta solo di tagliare l’erba con il decespugliatore/scavare/abbattere alberi  (mansioni che difficilmente svolgerai al meglio se pesi 50 kg con gli scarponi), ma anche riverniciare, tenere puliti gli attrezzi, passare l’impregnante, cambiare le lampadine, restaurare i cartelli, appendere targhe, rimettere in sesto la scalinata della camera dello scirocco e accatastare con ordine la legna nello scompartimento adatto (mansione che non puoi svolgere se sei alto più di 1.70 e spesso come un comodino dell’Ikea). Più volte, sia tra gli amici sia a scuola, mi hanno chiesto il perché di tale fuggifuggi una volta a settimana: col passare del tempo ti accorgi che quel  “posticino sperduto dove vai a scoppare ogni venerdì dopo scuola” diventa qualcosa di più, non soltanto “zappare la terra” o “pulire le aiuole”, quasi una seconda casa, che non appartiene unicamente a te ma a tutta la comunità scout e non, una seconda casa della quale sei custode e responsabile, e nel tuo piccolo diventi fautore di qualcosa di grande. Col sorriso sulle labbra andavo a fare servizio, consapevole che quell’angolo fuoco ripulito o quelle costruzioni di pioneristica per i lavabi non sarebbero state utilizzate soltanto da me, che quel terreno, anzitempo deturpato e usato per attività criminose, ora è luogo di educazione e ricordo, può essere (ed è davvero) “il giardino dove rinascono gli uomini”, per gente che non si arrende né si è mai arresa (ed è questo il motivo per cui io e i miei 50 kg con gli scarponi abbiamo vissuto tale esperienza).

Anna Laura Buttaci – Scolta Pa 16

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